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Motore elettrico o motore a diesel per veicoli commerciali?

Analizzando le statistiche possiamo constatare che i veicoli elettrici stanno proseguendo la loro forte ascesa sia in Italia che in tutta Europa.

Secondo un’indagine di Acea (Associazione dei Costruttori europei) pubblicata da Repubblica, nel corso del 2020 l’immatricolazione di veicoli con motore elettrico o ibridi plug-in ha superato la fatidica quota di un milione all’interno dell’Unione Europea, più precisamente 538 mila auto elettriche e 507mila auto ibride plug-in, con un aumento netto percentuale del 170% rispetto all’anno precedente.

Il trend è particolarmente forte in Italia, addirittura maggiore rispetto agli altri stati europei.

Nel nostro Paese, infatti, i veicoli elettrici a batteria (Bev) immatricolati sono stati più di 32mila (+204% rispetto al 2019), le ibride plug-in hanno superato quota 27mila con un +333%, mentre gli ibridi ammontano a 222mila segnando un +102%.

In calo, come vuole la logica, sono le auto con motori a benzina e diesel (rispettivamente -39% e -41%), oltre ai combustibili tradizionalmente meno inquinanti come gpl e metano (-28% complessivamente).

 

 

Motore elettrico vs Diesel per veicoli commerciali

 

Vantaggi motore elettrico per veicoli commercialiE per quanto riguarda i veicoli commerciali? In questo caso i numeri sono molto diversi anche se la tendenza segue la medesima direzione delle vetture private.

Sussiste ancora il predominio dei mezzi a motore diesel (85%), in calo di 2,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019.

Per quanto concerne il motore elettrico, la quota di mercato è pari al 2% con 800 immatricolazioni nei primi cinque mesi del 2021.

Come per le auto, gli incentivi per l’elettrico aiutano, seppure la crescita sia abbastanza lenta: dei 300 milioni stanziati recentemente dal DL Sostegni-Bis i veicoli commerciali godono della stessa cifra riservata alle auto elettriche, ossia 50 milioni di euro.

 

 

 

Veicoli commerciali con motore elettrico: Il boom di furgoni per l'ultimo miglio

 

Tra gli LCV che hanno avuto l’incremento più significativo – in particolare grazie alla formula del noleggio a lungo termine - troviamo i furgoni elettrici che sono nettamente aumentati in concomitanza con la crescita esponenziale dell’ecommerce a seguito delle misure emergenziali.

Si tratta soprattutto dei mezzi scelti per percorrere il famoso “ultimo miglio”, ovvero la consegna dei pacchi dai centri di smistamento al domicilio dei clienti. Qui si annida il vero vantaggio del motore elettrico considerando le tante consegne che devono essere fatte nei centri storici delle città, dove imperversano le ZTL.

A differenza delle automobili, che hanno avviato la transizione verso l’elettrico passando per l’ibrido, per i furgoni commerciali le aziende hanno subito optato per le soluzioni full electric.

Con un ibrido plug-in si ha la possibilità di abbattere notevolmente i consumi ma parzialmente le emissioni, dal momento che il trasporto pesante può percorrere parte del tragitto sfruttando solo l’energia elettrica lasciando il posto al motore termico una volta terminata la batteria.

I veicoli commerciali elettrici, pertanto, sono meno inquinanti degli ibridi perché le emissioni dirette vengono annullate del tutto e i costi di manutenzione sono inferiori.

 

 

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Autonomia e rendimento dei veicoli commerciali elettrici: I test

 

Studio autonomia motore elettrico per veicoli commerciali

 

Al di là della mobilità sostenibile dei furgoni, la crescita ridotta dell’elettrico in riferimento ai veicoli commerciali si rifà a una visione non sempre corrispondente al vero dell’autonomia e del rendimento di questi mezzi.

La rivista “Al Volante ha pubblicato uno studio che analizza le prestazioni dei veicoli commerciali con motore elettrico in base a differenti condizioni di guida, valutando sia la temperatura esterna che il carico.

Ciò che si pone lo studio è fornire dati oggettivi a professionisti e ditte che pensano di acquistare o noleggiare un veicolo commerciale elettrico, avendo così la possibilità di analizzare i fattori rilevanti e prendere quindi decisioni razionali e consapevoli.

Si sono tenuti diversi test standard (Real Driving Emissions o RDE) su tre eLCV (veicoli commerciali leggeri elettrici) di noti produttori, appartenenti ai tre principali segmenti del settore:

  • un eLCV Small(peso totale ammesso MTT di 2,4 tonn.),
  • un eLCV Medium(MTT da 2,4 a 3,0 tonn.)
  • un eLCV Large(MTT di oltre 3,0 tonn.)

 

I parametri presi in esame dai test

 

Test motore elettrico per veicoli commerciali

Tutto questo per confrontare in maniera approfondita e oggettiva le prestazioni di un eLCV vuoto in base alle percorrenze previste dal parametro WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure).

Ciò ha permesso inoltre di valutare in un secondo momento l’incidenza del maggior peso del carico sulla percorrenza misurata in chilometri e la tipologia di ricarica. A essere esaminati sono stati anche altri fattori di possibile influenza: il tipo di percorso e la temperatura esterna. 

I fattori presi in considerazione per l’analisi sono:

 

Carico del mezzo

Cominciamo da quello che è considerato il parametro di maggior incisività: il carico. Per quanto riguarda gli eLCV questo fattore incide in percentuali simili a quelle dei furgoni con motori diesel che, generalmente, con un carico del 75% rispetto alla portata massima indicata nel libretto di circolazione consumano il 20% di carburante in più rispetto al veicolo scarico.

 

Tipo e modalità della ricarica

Il test ha voluto analizzare anche la tipologia della ricarica degli eLCV, un fattore essenziale del processo decisionale.

La ricarica dei veicoli con motore elettrico può infatti prevedere una programmazione a monte un po’ più accurata rispetto ai rifornimenti dei veicoli a benzina o diesel, perché occorre valutare se il furgone può viaggiare un giorno intero con una sola ricarica, se si ferma durante il tragitto e se è possibile sfruttare queste soste per ricaricarlo, oltre ad altre casistiche.

Per il bilancio economico della mobilità EV è quindi importante valutare il risparmio ottenibile con rifornimenti presso proprie strutture, che permettono una ricarica completa per una batteria da 50 kWh a meno di 10 euro di spesa e abbattono di conseguenza i costi totali.

 

Percorso (urbano, misto, extraurbano)

Come per gli altri veicoli anche i furgoni elettrici dispiegano la massima efficienza nei percorsi extraurbani a velocità media. In tutti e tre gli scenari di carico (0%, 50%, 100%) i tre tipi di furgone hanno realizzato mediamente l'82% della percorrenza indicata dal WLTP.

 

Temperatura

Come sostenuto da altri test compiuti in precedenza in riferimento ad altri settori, le prove hanno dimostrato che il freddo influisce sulle prestazioni della batteria, sia con riferimento alla capacità che di rigenerazione in frenata.

In condizioni invernali, l'autonomia effettiva è pari a circa il 60-70% di quella indicata dal WLTP.

 

 

Conclusioni

 

Le considerazioni scaturite dall’indagine che ha avuto come oggetto gli eLCV hanno portato a considerazioni molto simili a quanto emerso, in precedenza, per le vetture elettriche.

Ovvero le basse temperature ambientali influenzano le prestazioni così come le tipologie di percorso, con percentuali che si avvicinano a quelle rilevate dalle indagini sulle automobili.

L’effetto del carico su un’auto, invece, è meno significativo in quanto percentualmente molto più ridotto rispetto alla tara della vettura di quanto accade con furgoni di diversa stazza e formato.

 

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